Bobi, un piccolo grande miracolo.

Questa è la storia di un piccolo cane randagio finito in canile che ha trovato nella sua nuova famiglia la forza di reagire alle sue paure.

La storia di Bobi fino al suo arrivo in canile è probabilmente simile a molte altre storie di cani accalappiati per strada: un cucciolo abbandonato o forse nato da una randagia, forse maltrattato o più semplicemente un cane non socializzato che aveva paura della sua stessa ombra.

Bobi in canile

Quando viene adottato si stima abbia circa due anni ed è in canile, chiuso senza mai uscire dal suo serraglio, da sei mesi.

Vengo contattata da Laura e Gianni, i ragazzi che hanno adottato Bobi da pochi giorni perché il cane si mostra timorosissimo e praticamente inavvicinabile. Rimane sempre ad una distanza di qualche metro da chiunque, trema continuamente ed appena si cerca di avvicinarlo scappa, si schiaccia a terra in lontananza e trema vistosamente.

In questi casi è evidente che sia improponibile far portare il cane al campo di lavoro e che il primo approccio debba essere una consulenza a domicilio.

Arrivo a casa di Laura e Gianni, e vedo in un recinto accogliente due cagnolini di piccola taglia. Uno scopro essere Pam, il “vecchietto” di casa, un cagnolino anziano ma vivace ed estremamente socievole verso tutti. L’altro è lui e credo che la foto qui sotto valga più di mille descrizioni.

Pochi giorni dopo l’adozione e la paura del mondo

Bobi è estremamente timoroso e diffidente verso qualsiasi essere umano, indipendentemente da età, sesso, statura ecc, da qui la mia opinione su una mancata socializzazione. E’ fobico verso tutti i rumori improvvisi, verso qualsiasi mezzo di locomozione, dalla bicicletta all’automobile ecc. Si blocca terrorizzato di fronte ad un semplice cambiamento di densità o colore del pavimento su cui cammina tremando in modo vistoso. Una superficie in cemento che da grigia passa a verde per lui risulta un ostacolo insormontabile. Piastrelle, scale, superfici differenti sono fonte di estrema ansia e timore.

Provo ad interagire con lui inviandogli una serie di segnali calmanti e facendo leva sugli istinti (cibo, predatorio ecc.) i risultati sono praticamente nulli. La sua socialità inter-specifica è inesistente.

In compenso noto subito che Bobi invia moltissimi segnali di stress e di pacificazione e questo è un ottimo segno. Significa che da cucciolo è rimasto a contatto con i suoi simili tutto il tempo necessario affinchè imparasse il linguaggio canino.

Bobi invia segnali chiarissimi

Inizia il lavoro di recupero, la prima parte fatta a domicilio per un certo periodo di tempo affinché si iniziasse ad instaurare un rapporto di fiducia con la nuova famiglia. Le regole, la ritualizzazione delle azioni, le giornate scandite da eventi che le rendono prevedibili danno a Bobi alcuni punti fermi che lo rassicurano. I suoi occhi non sono più così inquieti.

Sguardo più sereno

Laura e Gianni sono straordinari, durante tutto il percorso di recupero collaborano attivamente e seguono le nostre indicazioni alla lettera senza mai scoraggiarsi, fantastici.

Bobi inizia a cercare il contatto con i suoi umani

Entrano in gioco i nostri cani che gli fanno da apripista, gli danno l’esempio mostrandogli come affrontare gli esercizi richiesti. Bobi migliora a vista d’occhio, continua a tremare di fronte alle novità ma le sue fobie si attenuano e mostra di voler provare. Prima Diana, poi i maschietti, Bobi va d’accordo con tutti e si lascia guidare.
E finalmente Bobi inizia a fidarsi di Laura e Gianni e si lascia accarezzare e coccolare. Poi arriva il momento in cui affronta la paura dell’ignoto ed entra in casa per la prima volta, camminando su quel pavimento che lo terrorizzava e ritrovando in Laura la guida di cui fidarsi.

Bobi e Laura, l’intesa è iniziata

E’ passato del tempo da quando tutto è iniziato e, dopo la fase di recupero comportamentale, Bobi è diventato uno di famiglia, per noi di AllDogs Training Center fonte di grande orgoglio. Per Laura e Gianni ormai è un amico inseparabile che li accompagna ovunque e rispetto al cane terrorizzato dal mondo che abbiamo conosciuto non sembra più lo stesso.

Passeggero perfetto

La sua vita ora ha i tempi scanditi in un modo nuovo e sorprendente: il sabato pomeriggio in centro a fare shopping, una volta la settimana con Laura nel salone del parrucchiere tranquillo in mezzo al rumore dei phon e alla gente che chiacchiera, le sere al ristorante dove lui rimane tranquillo.

Bobi ormai segue Laura e Gianni ovunque, anche in vacanza tra le colline Toscane, il mare, il lago e la montagna.

Quando qualcuno gli si avvicina per salutarlo Bobi si scioglie letteralmente in brodo di giuggiole accettando coccole e carezze con grande entusiasmo.

La sua serenità la si legge nel suo sguardo.

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