Primavera, cure e manutenzioni di stagione.

Ebbene si, la latitanza è stata lunga ma una serie di impegni e qualche intoppo ha fatto si che il blog rimanesse qui solo soletto in attesa di aggiornamenti.

La primavera ormai è iniziata (almeno da calendario) e abbiamo pensato di ricordare a tutti quali siano le cure abituali da mettere in atto per i nostri cani in questo periodo di risveglio.

In questo periodo infatti si risvegliano parecchi disturbi e patologie e, insieme ai fiori e ai germogli, compaiono anche i parassiti che possono colpire i nostri cani.

Attuare tempestivamente tutto quel che serve a prevenire problemi per il nostro amico è indispensabile.

La prima patologia, la più allarmante soprattutto in questi ultimi anni, è la filaria. La filaria è un verme che attacca il cuore e i polmoni del cane nella patologia chiamata filariosi e viene trasmesso dalle zanzare.

I parassiti crescono nel cuore del cane diventando per forma e dimensione simili a spaghetti e portando, se non curato, alla morte del cane.

E’ importantissimo effettuare periodicamente un test dal nostro veterinario per scongiurare la presenza di questo parassita e procedere alla terapia preventiva che può consistere in una compressa a cadenza mensile o ad una iniezione a rilascio prolungato, solitamente si ripete annualmente. Il test permette di procedere con una terapia nel caso in cui il cane sia infetto.

Anche i parassiti intestinali, soprattutto i coccidi, in questo periodo trovano terreno fertile. La temperatura più mite infatti fa schiudere le uova e il cane si infetta leccando il terreno, l’erba ecc. I cuccioli sono i più soggetti alle infestazioni ma anche nel cane adulto questo può accadere. I coccidi vengono immessi nell’ambiente con le feci dell’animale quindi questo è un altro ottimo motivo per raccogliere sempre le deiezioni del nostro cane.

Una volta ingeriti si moltiplicano velocemente e causano vomito, dissenteria anche grave con presenza di sangue, inappetenza, apatia. Nei cuccioli i risvolti possono essere anche letali quindi non devono mai essere sottovalutati questi sintomi.

Il test si esegue mediante un semplicissimo esame delle feci presso il nostro veterinario che provvederà a somministrare la terapia in caso di infestazione.

Non esistono prodotti specifici per la prevenzione quindi è opportuno prestare sempre molta attenzione ai nostri cuccioli.

Ed eccoci a loro, pulci e zecche! Questi parassiti possono trasmettere malattie gravissime ai nostri cani e possono attaccare anche noi quindi massima prevenzione è la parola d’ordine. Le uova resistono all’inverno senza alcun problema ed un aumento delle temperature le fa schiudere dando il via all’infestazione. Il cane viene attaccato dai parassiti che gli saltano letteralmente addosso infilandosi nel pelo e arrivando velocemente alla cute.

Le terapie preventive sono note, dagli spot antiparassitari ai collarini agli spray che, ricordiamo, vanno applicati sul cane con costanza e puntualità.

Nel caso in cui il cane sia infestato dalle pulci ci sono trattamenti specifici (shampoo ecc) che uccidono il parassita e fatto questo è indispensabile procedere con i trattamenti preventivi.

Ricordate di testare sempre il prodotto che intendete utilizzare in una zona (ad esempio una goccia all’interno della coscia) e di verificare che non si manifestino allergie o arrossamenti causati da intolleranza o ipersensibilità del cane al prodotto.

Nel caso in cui si trovi invece una zecca sul cane ricordate di non tirarla e non tentare di staccarla con le mani perchè il rostro, il muso artigliato che si infila nella cute per succhiare il sangue, si staccherebbe dal corpo restando intrappolato e creando problemi.

Come procedere allora per staccare la famigerata zecca?

Anzitutto dobbiamo fare in modo che la zecca allenti la presa aprendo il rostro. Perchè questo avvenga si può applicare sul parassita qualche goccia dell’antiparassitario abituale, qualche goccia di olio, qualche goccia di alcool denaturato oppure spruzzarla con del ghiaccio spray.

Ricordate che oltre che colpire il parassita applicherete queste sostanze anche sul cane quindi attenzione!

Attendete qualche istante e poi con una pinzetta afferrate la zecca il più vicino possibile alla cute del cane e tirate ruotando così da permettere la completa fuoriuscita del rostro.

Non schiacciate e non gettate la zecca perché così facendo dareste il via ad una infestazione causata dalle uova che contiene e che sopravvivono.

Mettetela in un tovagliolino di carta che brucerete così da scongiurarne la proliferazione.

In primavera avviene anche la muta del pelo ed è quindi indispensabile spazzolare frequentemente i nostri cani per agevolare la caduta del pelo vecchio e morto lasciando il posto a quello nuovo.

Ultimo ma non meno importante in questa stagione è il discorso sulle allergie. Come per gli esseri umani anche i cani ne possono soffrire e la primavera è il periodo del risveglio dei sintomi. Dermatiti, lacrimazione degli occhi ma anche starnuti. Esistono dei test allergologici da fare e delle cure preventive per ridurre i sintomi delle allergie.

Ricordate anche che con la bella stagione l’apporto calorico deve essere ridotto.

Buona primavera a tutti.

Bagnetto o non bagnetto, questo è il dilemma

Tra le varie possibilità ho sempre preferito fare il bagno ai miei cani a casa. In estate all’aperto con una canna dell’acqua ed un catino e d’inverno, un po’ più scomodamente, nella vasca da bagno.
La scelta di fare tutto da me è dettata dal fatto che sono labrador, sono 4 e non necessitano di una toelettatura particolare. Fare tutto a casa è più economico e per niente difficoltoso a patto di abituare i cani con calma e di non obbligarli placcandoli in malo modo e a patto anche di conoscere qualche trucchetto che aiuti nelle fasi di insaponamento/risciacquo.

Anzitutto ricordiamo alcune regole fondamentali per partire col piede giusto:

  • i cani non devono essere lavati con i nostri shampoo o bagnoschiuma e che in genere non necessitano di bagni frequenti. Utilizzare prodotti specifici per cani che ne rispettano il ph oppure il classico sapone di Marsiglia per l’igiene personale (non quello da bucato che del sapone di Marsiglia ha solo il nome)
  • fare il bagno al proprio cane tutte le settimane è inutile e dannoso per la sua salute.
  • per la pulizia quotidiana è sufficiente passare il cane con un panno bagnato con acqua e aceto.
  • salvo casi particolari o situazioni che rendono il bagno inevitabile, fare un bagno ogni due/tre mesi ma anche di più è più che sufficiente per il cane.

Ma adesso è arrivato il momento, dobbiamo affrontare il primo bagno casalingo, vediamo insieme come fare:

Preparate tutto l’occorrente prima di mettervi al lavoro, in questo modo non dovrete lasciare il cane e affannarvi alla ricerca di shampoo o asciugamani.

Prima di partire con le grandi manovre portate fuori il cane affinché faccia pipì, il contatto con l’acqua infatti stimola e prevenire è la cosa migliore.

Pronti a partire:

Anzitutto la temperatura dell’acqua.
Ricordiamoci che i cani hanno una temperatura corporea più alta della nostra e di conseguenza anche la temperatura dell’acqua dovrà essere attorno ai 38 gradi.

Iniziate bagnando il cane partendo dalla coda e salendo man mano aiutandovi con una brocca o un contenitore che vi permettano di dosare l’acqua, non usate il doccino direttamente sul cane. Non bagnategli subito la testa ed il muso, lasciate questa parte come ultimissima così che sia quella che rimane bagnata e insaponata per il minor tempo possibile.

Con l’aiuto di un contenitore (io uso una bottiglia per l’acqua da 1,5 Lt) versate sul mantello del cane una soluzione di shampoo e acqua calda che avrete precedentemente preparato. Non usate lo shampoo direttamente sul pelo perché fareste molta più fatica a distribuirlo e ne usereste una quantità esagerata.

Massaggiate energicamente il mantello per pulire la cute e sciacquate abbondantemente fino a che l’acqua che cola dal cane non sia trasparente.

Uno shampoo è più che sufficiente se fatto correttamente quindi non serve ripetere l’operazione.

Ora armatevi di asciugamani (esistono anche dei panni appositi che hanno un’assorbenza elevatissima) e asciugate a fondo il mantello del cane.
Con della carta assorbente togliete delicatamente l’eccesso d’acqua dalle orecchie, spesso il cane si scrolla perchè ha acqua che gli da fastidio sul muso o nelle orecchie quindi fate attenzione a questi passaggi ed eviterete molte scrollate. Se il vostro cane non ha problemi utilizzate un phon con aria tiepida per terminare l’asciugatura.

Evitate sbalzi di temperatura soprattutto in inverno ma ricordate che il cane, appena fatto il bagno, spesso ha necessità di fare pipì.

Mentre fate il bagno per la prima volta al cane interagite con lui complimentandovi perché sta buono, premiandolo con qualche bocconcino e facendogli vivere questa avventura come un gioco meraviglioso. Se saprete creare in lui una associazione positiva al momento del bagnetto sarà tutto molto più facile.

La paura dei botti, ma anche dei temporali e dei rumori improvvisi

Se non possiamo fermare i botti abbiamo modo di aiutare i cani a sopportarli con maggiore serenità. Rivolgiti a noi per sapere come.

Si sta avvicinando la fine dell’anno e, come ogni anno, si moltiplicano le campagne a tutela degli animali che spesso vengono terrorizzati dai botti utilizzati per i festeggiamenti.

Molti cani hanno paura dei botti ma anche di rumori improvvisi, dei temporali e di altro ancora.

Spesso queste paure vengono amplificate in modo inconsapevole dai proprietari che, ad esempio, vedendo il cane spaventato, accorrono a consolarlo inconsapevoli del fatto che proprio questo atteggiamento viene vissuto dal cane come una conferma del fatto che ha motivo di aver paura.

Se avete un cane che ha questi problemi ci sono degli accorgimenti da mettere in atto per non accentuare il suo disagio e per attenuare il suo timore.

Ecco alcuni consigli da mettere in pratica quando il cane si spaventa:
- mostratevi tranquilli e rilassati. Siate il buon esempio. Non c’è niente di cui aver paura.
- continuate a fare le attività in cui eravate impegnati accentuando il fatto che siete sereni
- non accorrete a consolare, abbracciare o coccolare il cane. Questo, al contrario di quanto si crede, non lo rassicura ma ne aumenta le paure.
- non cercate di portarlo con la forza verso la fonte delle sue paure ma dirigetevi voi verso di esse facendovi vedere allegri e spensierati dal cane, invitatelo ad avvicinarsi a voi (e quindi alla fonte di ansia) con calma e gentilezza incoraggiandolo.

Esistono poi dei metodi di desensibilizzazione che sono di grande aiuto nei cani, metodi con cui abbiamo avuto grandi risultati e miglioramenti sorprendenti SENZA l’uso di farmaci.

La pappa non mi piace, la pappa non mi va.

I cani che fanno i capricci a tavola esistono, sono in aumento e sono un problema che dev’essere affrontato in modo serio.

Una premessa è d’obbligo: si parla di cani che fanno i capricci, che rifiutano la solita razione di cibo ma sono ben felici di fiondarsi sul nostro piatto di pasta o sulla nostra bistecca al sangue. Quindi se un cane smette di mangiare la prima cosa da fare è escludere qualsiasi tipo di patologia facendolo visitare dal veterinario.

Esclusa qualsiasi patologia eccoci di nuovo alle prese con il cane che, alla vista della ciotola, si volta schifato e se ne va. Come mai? Da cosa dipende?

Tanto per non smentirci, nella maggior parte dei casi, è colpa dei proprietari!
Il cane infatti, come tutti i predatori, può mangiare per tutta la vita lo stesso alimento senza stancarsi e senza esserne annoiato. Alle sue origini vi sono predatori selvatici che hanno l’esigenza nutrirsi per sopravvivere e non di banchettare cambiando sapori, colori, consistenza o quant’altro come accade a noi esseri umani.

Naturalmente sono dotati di un palato che, anche se meno raffinato del nostro, apprezza i sapori esattamente come li apprezziamo noi e se all’alimento abituale gli aggiungiamo cibo supplementare, magari umido o peggio ancora i nostri avanzi, è più che normale che il cane, alla presentazione della ciotola con al “solita sbobba” faccia i capricci.

Allora cosa fare?
Anzitutto non continuate a variare il cibo se non su indicazione del veterinario e per motivi specifici: da cucciolo ad adulto, da adulto a senior, mangimi specifici per patologie particolari o intolleranze.
Una volta individuata l’alimentazione ideale proponete la ciotola al cane negli orari prestabiliti e se entro 10/15 minuti non avrà mangiato toglietela senza farvi prendere dal rimorso.
Riproponete la ciotola al pasto successivo senza concedere extra al cane e se sarete coerenti e fermi vedrete che il problema si risolverà in brevissimo tempo.

State tranquilli, un cane in salute non si lascerà mai morire di fame!

Rossana

Colpo di calore nel cane.

Cosa fare e cosa NON fare per aiutare il nostro amico a 4 zampe.

I sintomi:
Inizialmente il cane appare a disagio e irrequieto. Temperatura alta oltre i 40 gradi (difficilmente rilevabile senza un termometro), tachipnea e tachicardia (respirazione accelerata, affannosa e difficile, battito cardiaco accelerato), mucose (lingua, gengive ecc) rosso intenso che diventano via via cianotico bluastre a causa della mancanza di ossigeno. Il cane è apatico, non cammina e non si alza, evidentemente debilitato.

Cosa fare:
- Spostare immediatamente il cane in un luogo più fresco e ventilato.
- Misurare la temperatura rettale (normalmente nel cane adulto si aggira attorno ai 38/39 gradi.
- Raffreddare il cane GRADUALMENTE mettendo stracci bagnati con acqua a temperatura ambiente (via via sempre più fresca) sopra il collo, sotto le ascelle, nella regione inguinale. Bagnare le zampe e la bocca con spugnature di acqua fresca.
- Lasciargli spazio e aria intorno affinchè possa respirare.
- Portare rapidamente il cane dal veterinario

Cosa NON fare:
- NON utilizzare acqua gelata o ghiaccio.
- NON immergere l’animale in acqua fredda.
- NON raffreddare eccessivamente o troppo velocemente il cane.
- NON obbligare il cane a bere ma lasciargli acqua fresca (non fredda) vicina a disposizione.
- NON aspettare che la situazione evolva prima di contattare il veterinario!

Tutte queste pratiche si sono rivelate pericolosissime e spesso dannose per il cane, per lo shock termico eccessivo e per le sue conseguenze.
La risoluzione dei casi gravi può avere esito positivo SOLO con infusione in vena di liquidi da parte del veterinario.

AllDogs Training Center Asd